LABORATORIO DI XILOGRAFIA

LA XILOGRAFIA
La xilografia è una incisione in rilievo ottenuta da una matrice di legno. I materiali più utilizzati sono il pero, il ciliegio, il melo, il noce, il faggio, il bosso ecc.
Il disegno viene riportato specularmente (dx-sin) sulla tavola che viene incisa con sgorbie e bulini, strumenti d’acciaio molto duri e affilati di varie forme e dimensioni.
La parte scavata risulterà bianca nella stampa mentre la parte in rilievo, inchiostrata con un rullo di gomma, verrà impressa sulla carta per mezzo di una stecca di legno o del torchio tipografico.
L’Associazione Remo Branca si prefigge di ridare vita all’arte xilografica, avviata a Iglesias nel 1926 da Remo Branca.

L’Associazione ha potuto godere, fin dagli inizi, del forte interesse per le sue iniziative da parte del figlio di Remo Branca, Francesco Paolo, nato a Iglesias nel periodo in cui il padre vi lavorava (1925-1936), che ha accettato di buon grado di diventarne il Presidente Onorario e alla quale ha donato buona parte del cospicuo patrimonio artistico e librario del padre, oltre che al Liceo Scientifico e allo stesso Comune di Iglesias.
L’Associazione ha dato vita finora ad iniziative xilografiche importanti come le mostre a Buggerru e a Carloforte nel 2008; nell’estate del 2009 la mostra all’Exmà di Cagliari con la partecipazione di ben 47 xilografi di Iglesias, numero che dà la misura di quanto intensa sia, nella cittadina, l’attività xilografica di cui occorre sottolineare sia il livello quantitativo sia quello qualitativo; la mostra nell’ottobre del 2009 con il patrocinio del Parco Geominerario della Sardegna e quella nel Dicembre del 2009, quest’ultima al fine di raccogliere fondi per una Borsa di Studio per il Liceo Artistico Remo Branca di Iglesias.
Attualmente operano nell’ Associazione ben 70 xilografi e una mostra permanente illustra le loro opere. La xilografia, tuttavia, non è l’unica attività che vi si svolge poiché sono stati attivati fin dall’autunno del 2009 anche i Laboratori di Pittura, Acquarello, Poesia e Prosa, Fotografia e poi quelli di Modellato, Recitazione poetica, Canto Corale, Teatro, Scuola di Tango.
L’attività dei laboratori trova continuo riscontro nelle mostre individuali e collettive che si susseguono con costante regolarità nella sede dell’ Associazione: mostre individuali e collettive di pittura e scultura, individuali e collettive di fotografia, presentazione di libri, serate di poesia e musica; un’intensa attività quindi che richiama l’attenzione dei cittadini ai quali viene anche rivolto l’invito a partecipare e associarsi.

Origini della Xilografia

Il termine xilografia deriva dal greco antico xýlon, “legno” e gráphein, “scrivere”. E’ la più antica tecnica di espressione che consiste nell’incidere su legno disegni, immagini e caratteri per poterli riprodurre in stampa in più copie.
La sua origine è contesa fra varie nazioni ed è difficile stabilire dove essa sia nata: forse nelle Fiandre o in Germania, oppure in Francia o in Italia. Di certo è che questa tecnica era utilizzata in Estremo Oriente fin dal IV secolo d.c. e, approdata in Europa attraverso i rapporti commerciali svolti con i popoli arabi, si sviluppò soprattutto in Germania, verso la fine del XIV secolo.

Xilografia-Paesaggio Sulcitano


In Europa, compresa l'Italia, sorsero numerose scuole artistiche che diedero numerosi perfezionamenti tecnici a questa forma d’arte soprattutto quando venne inventata la carta. Nel Quattrocento e Cinquecento venne adottata per la illustrazione dei libri, per  la produzione di carte da gioco, di immagini religiose e illustrazioni di vario tipo compresa la stampa dei tessuti.
Prima dell’avvento della fotografia (fino a circa la metà del XIX secolo) la riproduzione e la diffusione delle immagini avveniva quasi esclusivamente attraverso procedimenti di stampa che utilizzavano matrici incise (in piano e in rilievo) pressate sulla carta per mezzo di torchi tipografici.
Oggi il settore della grafica incisa è utilizzato da quegli artisti che cercano, con questo mezzo tecnico di espressione, di trasferire in forma oggettiva, quella scintilla di poesia che faticosamente e con tormento sentono dentro di sé.

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